Le mie Opere d’arte contemporanea

Le mie opere d’arte contemporanea.

La mia pittura contemporanea inizialmente era figurativa, poi, gradualmente, ho lasciato la forma perché non riusciva più a contenere le mie emozioni, il mio immaginario, era per me limitante e costrittiva. Sono così passata all’informale, prima con accumulo di materia e masse poi solo pura materia e puro colore.

Dipingo perché non posso non farlo. Una forza interna guida la mia mano che sa con precisione dove andare sulla tela.

Il mio animo è come un vaso riempito di sensazioni che si svuota attraverso i colori.

E’ un’esperienza quasi mistica, di estraniamento dalla realtà.

Il colore puro è lo strumento che adopero per far parlare le emozioni. Colori che non hanno voce. Io sono solo un intermediario tra il sentimento e l’espressione dello stesso sulla tela.

Per me il colore è voce, poesia, magia io, per lui sono strumento, mi sento strumento.

Le mie opere d’arte contemporanea raccontano alcuni aspetti di fenomeni che viviamo oggi, la sopraffazione, la manipolazione, la violenza fisica e la violenza psicologica, una forma subdola di maltrattamento in quanto invisibile e silenzioso.

Dinamiche queste che hanno conseguenze devastanti sulle vittime.

Donne e bambini sono troppo spesso vittime di violenze efferate , perpetuate da chi dice di amarli ma  molto spesso incapaci di amare.

Forme di violenza non riconosciute, negate o addirittura nascoste, relazioni tossiche pensando che siano la normalità dei rapporti, abuso emotivo.

 

Questo spaccato di storia quotidiana che viviamo viene raccontata nei miei dipinti attraverso contrasti cromatici e soggetti, come nelle favole, in una modalità che costringe l’interlocutore a interrogarsi e a volare sempre in alto, più in alto del dolore, più in alto della cattiveria dove certi gesti non possono ferirci e dove certe persone non potranno arrivare mai.

Nei miei dipinti non è presente il colore nero che richiama le tenebre ma:

– La purezza del bianco anziché l’orrore del buio;

– la passione del rosso anziché l’angoscia di un silenzio che assorda;

– la forza del giallo anziché la paralisi della paura;

– la spiritualità del blu anziché l’inferno invisibile.

    

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